2025-11-13
La crisi del Mar Rosso si placa mentre gli Houthi fermano ufficialmente gli attacchi alle navi commerciali
BREAKING: Una significativa riduzione della tensione nel Mar Rosso porta sollievo al commercio globale mentre il gruppo Houthi dello Yemen dichiara la fine della sua campagna contro le rotte marittime internazionali.
In un annuncio storico che segnala la potenziale fine di mesi di interruzione in uno dei corridoi marittimi più critici del mondo, la leadership Houthi nello Yemen ha dichiarato l’immediata cessazione di tutti gli attacchi alle navi commerciali nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.
La decisione, comunicata oggi tramite un comunicato ufficiale, segue un periodo di intense trattative diplomatiche. Gli Houthi hanno citato gli sforzi diplomatici di successo e il raggiungimento di alcuni "obiettivi umanitari" legati alla situazione a Gaza come ragioni principali per dimettersi. Si prevede che questo sviluppo ripristinerà rapidamente un passaggio sicuro attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb, un punto di strozzatura per il commercio globale.
"Gli attacchi contro le navi commerciali sono stati sospesi", ha dichiarato un portavoce degli Houthi. "Stiamo rispondendo ai movimenti diplomatici positivi e all'urgente necessità di alleviare la crisi umanitaria. La nostra posizione resterà a sostegno del popolo palestinese, ma le nostre operazioni militari nel Mar Rosso hanno raggiunto l'obiettivo previsto".
La serie di attacchi, iniziata a novembre, aveva preso di mira dozzine di navi con droni e missili, aggravando drammaticamente le tensioni regionali. Gli Houthi avevano giustificato i loro attacchi come atti di solidarietà con i palestinesi e in risposta al conflitto a Gaza. In risposta, fu formata una coalizione navale multinazionale guidata dagli Stati Uniti per pattugliare le acque e intercettare le minacce in arrivo, provocando numerose scaramucce.
La crisi ha costretto a un’importante deviazione del trasporto marittimo globale. Centinaia di navi hanno optato per il viaggio molto più lungo e costoso attorno al Capo di Buona Speranza nell’Africa meridionale, causando ritardi significativi, aumentando i premi assicurativi e alimentando preoccupazioni sull’inflazione globale.
La reazione internazionale all’annuncio è stata di cauto ottimismo. Un portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite ha accolto con favore la notizia, definendola “un passo cruciale verso la riduzione della tensione e una spinta per la stabilità economica globale”. Anche l’International Chamber of Shipping ha accolto con favore la decisione, affermando che “porterebbe un sollievo immediato ai marittimi e alla catena di approvvigionamento globale”.
Le principali compagnie marittime e petrolifere hanno indicato che stanno monitorando attentamente la situazione. Mentre alcuni potrebbero mantenere temporaneamente le rotte deviate, gli analisti del settore prevedono un rapido ritorno sulla rotta del Canale di Suez se la calma dovesse reggere, il che ridurrebbe i tempi di transito tra l’Asia e l’Europa fino a due settimane.
Il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM), che ha guidato la task force navale, ha riconosciuto la dichiarazione degli Houthi ma ha sottolineato un approccio “aspetta e vedi”. "Le nostre operazioni nella regione continueranno a garantire il ripristino permanente della libertà di navigazione. Ci auguriamo che questo annuncio porti a una pace duratura e duratura per queste vie d'acqua vitali", ha commentato un funzionario del Pentagono.
La fine del blocco del Mar Rosso segna una vittoria significativa per la diplomazia internazionale e una tregua per l’economia globale. Tutti gli occhi saranno ora puntati sulla situazione della sicurezza in acqua per vedere se questa ritrovata calma diventerà la nuova norma.